LA NOSTRA STORIA
La NOLAND Onlus opera per cercare di dare risposte alle tematiche più urgenti che riguardano la salute, l’istruzione, la formazione, la progettazione ingegneristica di alcune zone del Continente africano.
La Onlus nasce nel 2016 per volontà di due fratelli romani: l’ing. Stefano Di Giacomo, fondatore di una delle più grandi e importanti aziende italiane di ingegneria e progettazione e del dott. Maurizio Di Giacomo, chirurgo generale e vascolare che hanno scelto attraverso NOLAND di poter dare alle persone meno fortunate la possibilità di una vita almeno degna di essere definita tale.
Il nostro raggio di azione attualmente riguarda per lo più il Togo, questo però non significa che non si porti solidarietà attiva ovunque sia necessaria. Perché la solidarietà non è un solo un sentimento, ma un vero e proprio modo di pensare e di agire per cambiare le cose.
Per farlo periodicamente i volontari NOLAND mettono da parte impegni, famiglia, lavoro, hobbies per dare fattivamente il proprio contributo di esperienza e competenza nel Continente africano. Insieme a loro, nelle diverse missioni programmate annualmente, di volta in volta si formano equipe di medici, infermieri, ingegneri e professionalità di vario tipo per rispondere alle diverse esigenze a cui bisogna ottemperare.
In campo sanitario NOLAND si occupa principalmente di reperire fondi per apparecchiature mediche; di missioni con personale sanitario formato da equipe medico-chirurgiche ultra specializzate per operare sul territorio e di attività formative rivolte al personale sanitario locale.
Nell’ambito dell’istruzione, invece, abbiamo progettato e provveduto all’ampliamento della scuola di Lomè e a ricostruzione alcune strade per facilitare l’accesso alla scuola. Poi mettiamo a disposizione direttamente in loco competenze, know how e per aiutare chi vive giornalmente le tante, enormi difficoltà presenti in quei luoghi.
Pensiamo sia fondamentale portare aiuto e cura nella “terra di nessuno”, in luoghi abbandonati a un destino per lo più di fame e morte, ma con il nostro operare siamo soprattutto in Africa che sì è un luogo fisico, ma anche molto mentale per noi che viviamo in quest’altra parte di mondo decisamente più fortunata.
L’Africa è terra rossa, strade disastrate e percorsi scoscesi, case e capanne, manghi e tramonti spettacolari. Ma l’Africa è soprattutto volti, sorrisi, speranze, cordialità. Il Togo per esempio è l’Africa pura, con poche contraddizioni e molte conferme. Inutile guardare i bambini: è troppo facile! I bambini sono tali e belli ovunque in qualsiasi parte del mondo, ma basta parlare con una qualsiasi persona che vive lì per capire in che meraviglia di posto ci si trovi e che meraviglia di genere umano ci si trova. L’Africa, tuttavia, rimane uno dei continenti più dilaniati dalla mano sfruttatrice dell’uomo.
“Credo di aver avuto tanto dalla vita, anche se non mi è stato regalato niente, ma ho sempre pensato di essere un uomo fortunato. Faccio un lavoro che mi piace, ho una bella famiglia e amici cari con cui condivido gioie e dolori. Ma nel pieno della mia maturità lavorativa ho sentito l’esigenza di donare agli altri almeno un po’ di quanto io avevo ricevuto. Fare il medico non è una missione, come molti possono pensare o credere, è però un lavoro splendido che ti permette spesso di salvare la vita a un altro essere umano. Un lavoro che ha bisogno di passione e sacrificio, ma che gratifica anche quando ti capita di pensare: ma chi me l’ha fatto fare”.
Dott. Maurizio di Giacomo (Chirurgo generale e vascolare, fondatore NoLand)