I Cagnacci, la squadra che morde… la vita
Correva l’anno 2017, avevamo in comune la passione per il rugby e anche una consolidata stanchezza nel giocare partite e tornei che, oltre a non avere in palio alcunché, mettevano a dura prova: testa, gambe, braccia e non ultima la bocca. Perché comunque le liti trovavano sempre il modo di aprirsi un varco dentro e fuori dal campo.

Così, ora il giorno preciso proprio non lo ricordiamo, per volere di due di noi Mirko Rovina e Maurizio di Giacomo, abbiamo deciso di fondare una squadra “flessibile”, che giocasse a “inviti” e che avesse uno scopo ben preciso: partecipare a degli eventi per raccogliere fondi per le Onlus. Tra queste ovviamente non poteva mancare NOLAND.
Il nostro esordio in campo con la palla ovale, come Cagnacci, arriva nel dicembre di quello stesso anno e da allora abbiamo partecipato a moltissimi eventi ed iniziative benefiche e altrettanti ne abbiamo organizzati enumerando tra le nostre fila giocatori di tutte le estrazioni: donne e uomini, ragazzi e ragazze straordinariamente speciali. E quando si decide di essere una squadra che porta avanti progetti con la finalità di dare una mano a chi ha più bisogno, non possono e non devono mancare principi e regole su cui si fondano valori-guida comuni:
. Si gioca solo per le ONLUS
. Si gioca per divertirsi
. Si gioca tutti, nessuno escluso
Nonostante un nucleo fisso chiunque è il benvenuto/a
Non ci sono titolari e riserve
Il terzo tempo è l’occasione per spiegare chi siamo e cosa facciamo
Ma perché questo avvenga non possiamo dimenticare che c’è sempre bisogno di agire su un campo e per questo vogliamo ringraziare l’Arnold rugby, e soprattutto il suo presidente Alessandro Santolini, che una sera a settimana ci dona, sì ci mette a disposizione il campo senza alcun controvalore, consentendoci di scorrazzare su e giù per il terreno di gioco per cercare di mantenerci in forma e di anche di insegnare qualcosa ai cosiddetti novizi.
Dal quel 2017 correndo con la palla in mano, sostenendoci tra compagni, continuiamo a combattere con il sorriso e anche con qualche acciacco per andare in meta e raccogliere fondi per chi ha bisogno di… Vita.